28 novembre 2011

Maledetti scioperi


Art. 35.La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro (...)


Art. 40.Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.

Nel weekend appena passato (26/27 Novembre 2011) l'organizzazione dei sindacati autonomi (Or.S.A.)delle ferrovie ha scioperato, creando grossissimi disagi ai tanti studenti che nel weekend si muovono per tornare dalle loro famiglie o per recarsi nelle città di studio. Subito nei social network sono piovuti commentini sui "maledetti scioperi" o auguri di fallimento al gruppo FS. Eppure l'organizzazione, nei giorni precedenti alla mobilitazione, ha scritto una lettera aperta agli utenti delle ferrovie e ai cittadini tutti, stampata e distribuita anche nelle stazioni, per spiegare le proprie ragioni e scusarsi. Chi si dovrebbe scusare, in verità, è il gruppo FS per come sta gestendo il proprio patrimonio. Il mio non vuole essere un articolo per denunciare chi non ha rispetto degli scioperi e in maniera del tutto superficiale pensa solo al proprio disagio, mentre ci sono lavoratori a rischio.. vorrei solo mettere in luce una politica di gestione delle ferrovie che, salvo che quanto scritto nella lettera aperta sia falso, è del tutto deleteria.
In primis, si sta assistendo ad un taglio sempre maggiore dei treni universali, cioè quelli ad un prezzo abbordabile quasi per tutti, i cosiddetti regionali, che costringono ormai ad odissee interminabili e a calcoli impossibili per raggiungere le destinazioni desiderate. Nel 2012 il gruppo FS prevede di tagliarli ancora, costringendo tutti noi a due sole alternative: pagare di più o cambiare metodo di spostamento. Detto che la Costituzione, come fa notare il sindacato, difende il diritto di spostamento dei cittadini all'interno dello Stato, questo è anche un problema di classismo. Nichi Vendola potrà piacervi o non piacervi ma è da tempo che io lo sento ribadire questo concetto del ritorno alle classi sociali, della ricomparsa in Italia dei tanto ricchi e tanto poveri, senza più permeabilità tra classi ne una vera e folta classe media. Il gruppo FS col suo programma di Frecce, Eurostar, Treni ad Alta Velocità, sta sempre più favorendo i già ricchi e sfavorendo tutti gli altri.
Secondo, lo sciopero mira anche a criticare la politica di abbandono del trasporto merci con i treni in favore del trasporto su gomma, di cui sappiamo tutti gli svantaggi economici, ambientali e di traffico. E pare che questo sia dovuto a delle lobby che premono perchè il trasporto merci rimanga affidato ai camion. Credo che solo in Italia siamo così indietro, i nostri colleghi europei sfruttano i canali quando possono (perchè il nostro Pò rimane inutilizzato?), ripiegando sui binari in assenza d'acqua.
Terzo, ma non ultimo, questi maledetti ferrovieri scioperanti che non mi fanno tornare in facoltà in tempo si vedono il contratto scaduto e non rinnovato da quasi tre anni.
La lettera, che vi invito a leggere, aggiunge altre motivazioni anche più tecniche. Io vi invito a riflettere su questi tre punti e ad avere solidarietà nei confronti di chi sta perdendo ore di lavoro anche per tutelare la nostra possibilità di muoversi, e quindi di studiare, di lavorare, di crearci un futuro diverso da quello che la nostra politica ci vuole proporre.

MM


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